Marco Maria Zanin
Marco Maria Zanin, artista e ricercatore, nasce a Padova nel 1983. Vive e lavora tra Padova e Lisbona, dove è attualmente dottorando in Antropologia presso ISCTE/NOVA. Si laurea prima in Lettere e Filosofia e poi in Relazioni Internazionali presso l’Università di Padova. Intraprende la carriera artistica nel 2010 svolgendo parallelamente attività di ricerca transdisciplinare a cavallo tra diverse materie umanistiche.
Tra le mostre personali più significative si ricordano: Parentele di terra (2021), a cura di Matteo Lucchetti, presso la Galleria Spazio Nuovo di Roma; Strati di tempo nella Chiesa di Sant’Agnese (2020) presso la Casa dei Tre Oci di Venezia; Le Opere e i Giorni (2019) a cura di Antonio Grulli, presso i Musei Civici di Bassano; Arzana (2019) a cura di Domenico De Chirico, presso la galleria Marignana Arte di Venezia, As Obras e os Dias (2017), a cura di Jacopo Crivelli Visconti presso il Pivo Arte e Pesquisa di San Paolo del Brasile; Dio è nei frammenti (2017) a cura di Daniele de Luigi, presso la Galleria Civica di Modena.
Sue opere sono contenute in collezioni pubbliche e private di diverse parti del mondo, tra cui MART di Rovereto, Museo Morandi di Bologna, MAM di Rio de Janeiro, Salsali Museum di Dubai, Galleria Civica di Modena. Nel 2015 è il fondatore di Humus Interdisciplinary, piattaforma internazionale che organizza residenze artistiche al fine di attivare patrimoni culturali nelle zone rurali, utilizzando l’arte contemporanea come strumento di risignificazione.
Tra le mostre personali più significative si ricordano: Parentele di terra (2021), a cura di Matteo Lucchetti, presso la Galleria Spazio Nuovo di Roma; Strati di tempo nella Chiesa di Sant’Agnese (2020) presso la Casa dei Tre Oci di Venezia; Le Opere e i Giorni (2019) a cura di Antonio Grulli, presso i Musei Civici di Bassano; Arzana (2019) a cura di Domenico De Chirico, presso la galleria Marignana Arte di Venezia, As Obras e os Dias (2017), a cura di Jacopo Crivelli Visconti presso il Pivo Arte e Pesquisa di San Paolo del Brasile; Dio è nei frammenti (2017) a cura di Daniele de Luigi, presso la Galleria Civica di Modena.
Sue opere sono contenute in collezioni pubbliche e private di diverse parti del mondo, tra cui MART di Rovereto, Museo Morandi di Bologna, MAM di Rio de Janeiro, Salsali Museum di Dubai, Galleria Civica di Modena. Nel 2015 è il fondatore di Humus Interdisciplinary, piattaforma internazionale che organizza residenze artistiche al fine di attivare patrimoni culturali nelle zone rurali, utilizzando l’arte contemporanea come strumento di risignificazione.